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La carta conto tutta da vivere è ViviPay

Tutta da vivere con addebiti, flussi di cassa, shopping e vantaggi di una ricaricabile con Iban: è la carta conto ViviPay emessa da Vivi Banca per Cabel Ip, l’istituto di pagamento provider per intermediari finanziari e aziende. La carta opera su circuito internazionale Mastercard, con tutte le garanzie e le funzionalità conseguenti relative a diffusione e sicurezza. Vediamole meglio nel dettaglio.

Si pilota come un… MITO

Per governare la carta conto ViviPay ce l’internet banking MITO, strumento digitale aperto a tutti i titolari di un conto di pagamento della Cabel Ip, Vivi Banca compresa. Attraverso l’area personale online si può fare praticamente tutto quel che è necessario per operare con la carta conto. Una funzionalità specifica è riservata alla ricarica, ma la ViviPay – abbinata ad un conto di pagamento a cui è associato un codice identificativo Iban – è molto di più. Ad esempio si possono effettuare bonifici, benché solo in euro anche fuori area Sepa (Single Euro Payments Area). E’ possibile farsi accreditare lo stipendio o la pensione, pagare bollette e F24 o comunque effettuare tutte le operazioni dispositive e/o interrogative inerenti alle somme caricate sul conto di pagamento.

Non solo shopping

Come si è visto, ViviPay non è una carta di pagamento buona solo per fare shopping, anche se è perfetta per per farlo. L’addebito delle spese è immediato, non prevedendo la carta conto alcuna funzione di credito, e la protezione è elevata. La carta è dotata di microchip, e per pagare sui terminali Point of Sale (Pos) bisogna digitare il codice Pin oppure firmare lo scontrino nel caso il Pos non legga il microchip. Le carte munite di tecnologia contactless, poi, permettono di effettuare presso tutti i punti vendita abilitati le operazioni di pagamento semplicemente avvicinando la carta al termianle. Per pagamenti di importo inferiore a 25 euro non servono neppure Pin o firma.

E su internet?

Per gli acquisti online, la carta conto ViviPay ingrana una marcia in più. Le transazioni avvengono infatti in modalità di Strong Authentication tramite il servizio MITO. La Strong Authentication utilizza la tecnologia OTP (One Time Password) che permette di generare un codice temporaneo tramite App (VIP Access) o attraverso un sms. Tramite il servizio MITO è anche attivabile, del tutto gratuitamente, il servizio di sicurezza aggiuntivo 3D Securecode MasterCard. L’opzione rafforza la tutela rispetto ai dati della carta con una procedura di identificazione che implica, sì, un passaggio in più, ma protegge anche un po’ di più rispetto all’eventuale uso fraudolento della ViviPay. In pratica, attivando il servizio dopo il passaggio in cassa virtuale comparirà una pagina web col campo libero per il codice 3D. La serie numerica viene generata di volta in volta e arriva via sms direttamente all’utente, che lo inserisce nello spazio. Solo dopo il pagamento viene autorizzato. L’esercente non vede il codice, che rimane condiviso solo tra istituto finanziario e titolare della carta.

Capitolo costi

Visti i servizi, vediamo i costi. L’emissione della carta conto ViviPay è gratuita, ma va pagata anticipatamente la prima mensilità del canone forfettario (4 euro al mese). E’ poi prevista una commissione di 5 euro per il blocco della carta attraverso il numero verde, mentre nulla è dovuto se si compie l’operazione attraverso l’internet banking MITO. Ancora di 5 euro è la commissione per sostituire la carta in caso di smarrimento o furto, sottrazione o deterioramento. Chi poi desideri l’invio presso il proprio recapito di documentazioni cartacee (ad esempio il rendiconto periodico) dovrà prevedere un costo di spedizione di 4 euro. I servizi informativi via sms, ancora, prevedono una commissione di 0,10 euro. Altre commissioni da tenere presenti sono quella per il prelievo di contante presso gli sportelli automatici Atm fuori dall’area euro (3,50 euro) e quella che grava sulla ricarica presso punti Sisal (3 euro).

I massimali

La prima iniezione di liquidità nella carta conto ViviPay, al momento dell’emissione, deve essere di almeno 200 euro. Da lì in poi la carta si può rimpinguare fino a un massimo di 50mila euro. Per i prelievi di contante presso gli sportelli automatici Atm il tetto è di 1500 euro al giorno e di 5mila mensili, mentre per i pagamenti tramite Pos si sale: 5mila euro il massimo giornaliero, 25mila il tetto mensile. La stessa soglia – 25mila euro – è imposta ai bonifici Sepa tramite il servizio MITO.

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